La nuova legge delega sulle pensioni si presenta con diverse novità che utenti e sindacati hanno trovato indigeste: la liquidazione finirà nel fondo pensioni senza bisogno di alcun consenso da parte del lavoratore, i nuovi assunti avranno meno contributi previdenziali, i pensionati che per errore dell'Inps tra '96 e '98 hanno avuto più del dovuto dovranno restituire la somma percepita pur non avendo responsabilità alcuna.
Positiva, invece, l'introduzione della possibilità - da parte di chi vuole restare al lavoro anche dopo il raggiungimento dell'età per avere la pensione d'anzianità - di farlo senza doversi licenziare per farsi riassumere.
Ma sugli altri punti Cgil Cisl e Uil annunciano una primavera calda, pensando a forme di protesta comuni. In particolare i sindacati vogliono tener duro sul trattamento di fine rapporto, basandosi sul fatto che esso è per definizione "salario differito", quindi nessun lavoratore può esserne espropriato senza che lo voglia.